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domenica 16 marzo 2014

Riso bianco alla giapponese (MESHI)

Ciao cookers!
Mi sembra giunto il momento di parlarvi della prima ricetta giapponese che ho imparato al corso di cucina. Questa è una ricetta di base, quindi non spaventatevi: la cucina nipponica non è così noiosa e poco saporita.
Solitamente sono molto precisa nelle dosi, ma questa volta tengo particolarmente a raccontarvi per filo e per segno quello che hanno spiegato a me: non capita tutti i giorni che una chef professionista nata e cresciuta a Kyoto e che ha un ristorante sushi da generazioni ti spieghi a tu per tu il procedimento delle ricette tradizionali, no?

PROCEDIMENTO
Loro misurano il riso giapponese (quello a chicco tondo, ricordate?) con un contenitore quadrato in bambù che corrisponde a una tazza a grandi linee. Lei ci ha spiegato che si mette la stessa quantità di riso e la stessa acqua, così il riso si asciuga bene e non rimane bagnato né si scuoce.
Quindi si prendono tre cups di riso e si lavano in acqua fredda finché questa non diventa perfettamente limpida, poi si scola bene e si mette il riso nella pentola. Si misurano le stesse tre cups stavolta con acqua fredda, si aggiungono nella pentola, e si copre con un coperchio.

COTTURA
Mantenendo la pentola coperta, si porta a bollore a fiamma alta.
Una volta che il riso è arrivato a bollore, sempre con il coperchio, si abbassa la fiamma al minimo e si cronometrano 16 minuti.
Passati 16 minuti, rialzate la fiamma al massimo per 30 secondi, con il coperchio anche questa volta.
NON togliete mai il coperchio, neanche per controllare il bollore o fra un passaggio e l'altro!
Fate raffreddare a temperatura ambiente, mescolando con un cucchiaio di legno per fare arieggiare. Servite in una ciotola.

CONSIGLIO
Il ruolo di questo riso all'interno di un pasto giapponese è lo stesso che per noi ricopre il pane, quindi non confondetelo con una nostra portata principale, tipo il risotto. 
Se vi sembra un po' troppo scarno e basic, aggiungete dei semi di sesamo tostati, di buona qualità, e noterete subito la differenza di gusto.

DOSI E PUNTI
Avrei preferito lasciarvi le dosi così come me le ha insegnate la chef, ma non dimentico lo scopo di questo blog, cioè seguire una dieta efficace senza rinunciare al gusto e alla gioia del cibo. Per questo motivo vi elenco le dosi per una persona con relativi punti: 100 g di riso giapponese e 100 cc di acqua. Una porzione di meshi vale quindi 4 punti.


Bene cookers, spero che questa prima ricetta vi sia piaciuta. Non è troppo difficile da replicare, quindi imparatela bene perché ci servirà per poi preparare il sushi!

:*



domenica 2 marzo 2014

La Battaglia delle ARANCE

Ciao cookers!
Oggi voglio parlarvi del frutto protagonista di una tradizione carnevalesca di Ivrea, una cittadina nel torinese. Durante gli ultimi giorni di carnevale (da oggi fino a martedì) infatti si può assistere a una vera e propria battaglia dove le armi non sono altro che le ARANCE.
Questa tradizione ha inizio nel XIX secolo, quando però si lanciavano fagioli e lupini come segno di protesta contro il feudatario, che regalava in occasione del carnavale una pentola contenentente questi legumi. Dal XX secolo in poi la tradizione ha preso un significato storico simboleggiando la lotta contro la ricchezza della nobiltà, e le arance erano il frutto giusto per simulare il sangue dei combattenti.
La manifestazione odierna si svolge dividendo i partecipanti in diverse squadre, gli aranceri che devono affrontare le guardie che stanno sui carri, e si danno battaglia per tre pomeriggi, alla fine dei quali saranno elette le squadre che per strategia, tenacia, e lealtà, risulteranno le migliori.



Ma ora parliamo della protagonista di questo post, l'arancia.
L'arancia in realtà è un frutto ibrido originario della Cina derivante da pomelo e mandarino, ma da secoli la specie è diventata autonoma. Esistono due varietà di arance, le bionde e le pigmentate.
Pensate che quando gli Arabi portarono le arance in Sicilia, scoprirono che aggiunte a neve e zucchero di canna si dava vita a gustosi sorbetti.
L'arancia è costituita per l'85% da acqua, che le conferisce le sue proprietà drenanti, ed è fornte di sali minerali, fibre, e vitamine. I nutrizionisti indicano le arance come degli antiossidanti naturali, e sostengono che rendono più forte il sistema immunitario.
L'arancia viene utilizzata nella sua totalità: la scorza, che contiene acido citrico, può essere utilizzata per allontanare le zanzare o profumare il forno; i fiori simboleggiano la purezza e la fecondità, quindi sono particolarmente indicati nel giorno delle nozze; con la sua polpa si possono creare favolose insalate; il suo succo è usato per condire piatti dolci e salati.
Un'arancia vale 0,5 punti, come un bicchiere di spremuta.
Bene cookers, spero che questo viaggio fra tradizioni e curiosità vi sia piaciuto!
Siete mai andati al carnevale di Ivrea? Vi piacciono le arance? Le usate anche per ricetta salate? Lasciatemi i vostri commenti!
:*