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lunedì 26 gennaio 2015

Canederli Pomodoro e Cozze per l'MTC #44

Ciao cookers!

Questa ricetta si sarebbe dovuta chiamare Canederli Meglio Tradi che Mai, perchè è il motto che sta accompagnando le mie giornate. Infatti, spero non sia troppo presto per dirlo, manca solo un esame alla fine del mio percorso di studi e quindi, se tutto va bene (leggasi: facciamo corna!), a marzo avrò anche io un bel diploma con scritta sopra una qualifica: dottoressa in ingegneria.
Perchè meglio tardi che mai, direte voi. Semplicemente perchè ci ho messo un tantino (...) di più rispetto a  quanto avrei dovuto, ma questa è un'altra storia. 

Anche la mia ricetta per l'mtchallenge di gennaio quindi è tardata ad arrivare a destinazione, anzi mi sto ssalvando in calcio d'angolo. Come ogni mese, dopo aver letto la proposta di Monica per la sfida, ho pensato che non ce l'avrei mai fatta. Questo mese in particolare sono partita sconfitta perchè ho dato il mio penultimo esame venerdì, e non ho davvero avuto tempo per concentrarmi su altro (compresa me stessa) che non fosse inerente alla geotecnica. Ho sbirciato le ricette degli altri membri della comunity, che ho tanto invidiato perchè si sono coccolati le loro ricette, mentre ogni volta che io distoglievo l'attenzione dai miei libri ero subito pervasa da un enorme senso di colpa, e di conseguenza la fantasia veniva meno, come la voglia di cucinare. 

La felicità di aver passato l'esame mi ha però poi dato la carica giusta per dedicarmi alla sfida, proponendo un piatto fatto da ingredienti di cui sono ghiotta, ma allo stesso tempo un piatto semplice che mi permetta di replicarlo durante il prossimo periodo di stress per garantirmi un pasto genuino, energizzante, ma che non mi porti via troppissimo tempo dallo studio (ergo, la prossima volta il brodo lo faccio preparare da mia nonna, e io mi concentro sui canerderli). Allora mi sono chiesta cosa mi sarei regalata, gastronomicamente parlando, dopo questi giorni di sforzi, rinunce, e nottatacce, e sapete a cosa ho pensato? Pane, pomodori, cozze, seguiti da una sola frase: less is more.

Così è nata la mia ricetta, seguendo l'istinto, il gusto e la stanchezza.

INGREDIENTI (dosi per due persone):

-Brodo:
  • 3 l di acqua fredda;
  • una cipolla bianca;
  • una costa di sedano;
  • una carota;
  • 6g di zafferano in polvere;
  • acqua filtrata dall'apertura delle cozze;
  • un cucchiaio di olio evo;
-Canederli:
  • 150g di pane raffermo a dadini di 1 cm (per me una foglietta  );
  • 150ml passata di pomodoro fresco;
  • una retina di cozze fresche (circa 1kg con i gusci); 
  •  un ciuffo di prezzemolo
  • un uovo;
  • 20g di pan grattato;
  • sale e pepe qb;
PRECEDIMENTO
Per prima cosa concentratevi sul brodo, quindi fate aprire le cozze, una volta pulite, mettendole in una padella ampia con i bordi bassi assieme a un goccio d'acqua a fuoco medio; coprite con un coperchio e cucinate per cinque minuti. Togliete le cozze dalla padella, e filtrate il sughetto con un setaccio abbastanza fine (la geotecnica insegna che i granelli di sabbia variano da 20 mincron a 2 mm), e mettetelo assieme all'acqua fredda che vi servirà per il brodo. Sgusciate le cozze e tenetele da parte.
Assieme all'acqua aggiungete gli altri ingredienti, e mettete tutto a bollire per 2 ore a fuoco basso. Con una schiumarola togliete il sedano, la carota e la cipolla quando il brodo è pronto.
Mescolate l'uovo alla passata di pomodoro, cercando di farli amalgamare un po'; in una terrina mettete il pane e copritelo con questo composto, e tritate il prezzemolto. Lasciate riposare per 20 minuti. Trascorso questo tempo, bisogna testare la consistenza del composto, che deve essere umido ma non inzuppato. A questo punto unite le cozze, il pan grattato, il sale e il pepe, mescolate bene, e create delle vere e proprie polpette di 4 cm con le mani inumidite, in modo da non farvi attaccare l'impasto. 
Scaldate il brodo fino a portarlo a bollore. Cuocete i canederli per 5 minuti nel brodo sobbollente: se vedete che si sfaldano l'impasto non è ben riuscito, quindi aggiungete farina o pan grattato per aggiustarne la consistenza. 
Servitene 4 a testa, assieme a una bella quantità di brodo e un cucchiaio di olio evo a fine cottura.




L'interno del mio canederlo:



Ogni porzione vale 8 punti, un bel primo sostanzioso.


Meglio tardi che mai, anche questo mese ho imparato una nuova ricetta e tanti gustosissimi consigli e spunti!

:*

martedì 16 dicembre 2014

Dolci Regali - un Sogno che si avvera!

Ciao cookers!

Chi avrebbe detto che questo Natale il mio nome e una mia ricetta sarebbero finiti in un libro? Non io, di certo. E invece oggi sono fiera e orgogliosa di presentarvi questo fantastico progetto di cui faccio parte con mia immensa gioia. Fiera, per soddisfazione personale; orgogliosa perchè ho conosciuto persone meravigliose, che se non esistessero bisognerebbe inventarle, che realizzano dei veri e propri sogni con le loro parole e il loro lavoro. Una su tutte è Alessandra, che ci guida con la sua tenacia e intraprendenza, e grazie alla quale ogni giorno scopro qualcosa in più, qualcosa di bello e interessante. 

GRAZIE, a te e alla Community!

Ma ora parliamo di questo fantastico libro.


 Come terzo libro della collana dell'mtchallenge (se vi siete persi i primi due cliccate qui e qui), il libro prende spunto dalla gara sul babà ma amplia i suoi orizzonti in un'epoca che segna il trionfo della pasticceria, ovvero il periodo tra il XVII e il XIX secolo.
Si parla di tutti i dolci lievitati che precedettero e seguirono l'invenzione del babà, ma Dolci Regali è molto di più: in questi anni nelle cucine dei grandi monarchi prese autorevolezza la figura del pasticcere, e i dolci diventarono presto il simbolo dei monarchi assoluti. Dolci cresciuti, pieni e quindi rappresentanti il potere terreno e sovrannaturale: le corone dei kugelhupf, dei babà, dei savarin, del Ferdinandkrapfen, del kringel per il primo, le trecce che richiamano l'eternità e le forme a cupola, che alludono alla potenza generatrice per il secondo.
 

La parola Regali quindi significa dei re, anche se nel libro è presenta un'ampia sezione di dolci dei poveri, che erano riusciti a creare altrettante ricette per poter godere, anche se non tutti i giorni ma in occasioni speciali, di questo piacere superfluo: di krapfen, di graffe, di buchteln, di buns, di torta delle rose e di molte altre ricette, altrettanto gustose.



La Community di cui sopra ha dato un incredibile contributo, in tre sezioni diverse:
  • Zucchero: sciroppi e bagne aromatiche;
  • Creme: oltre 50 ricette che spaziano dalle versioni base alle variazioni più disparate;
  • La Dispenda del Castello: raccolta di liquori, conserve, acque profumate, praline ed altre golose risorse.
Per un totale di 140 ricette da combinare fra loro per godere di queste squisitezze infinite.


Alcuni assaggi della grafica e foto, per i quali si ringrazia Mai e Paolo Picciotto.


Un libro tutto da scoprire, e da mangiare con gli occhi e non solo.

Inoltre è bene sapere che...
Acquistando una copia di Dolci Regali, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri, un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta - dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

 
DOLCI REGALI
Collana “I libri dell'MTChallenge”
SAGEP Editori- Genova
Prezzo di copertina: 18,00 euro
Foto Paolo Picciotto
Illustrazioni Mai Esteve
Editor: Fabrizio Fazzari
Impaginazione: Barbara Ottonello
in vendita in tutte le librerie (speriamo) e su Amazon, IBS.

Correte in libreria, cosa aspettate?

:*

martedì 18 novembre 2014

American Muffin per la seconda proposta dell'MTC 43

Ciao cookers!

Oggi sono qui a proporvi la mia seconda ricetta per l'mtchallenge di novembre. Anche in questo caso ho seguito i consigli dello splendido post di Francy, ma questa volta mi sono ispirata a un libro: "Da New York a Notting Hill per innamorarsi ancora" di Ali McNamara.







Questo libro in realtà è il secondo capitolo di una storia d'amore. Vi consiglio di leggerlo se avete bisogno di staccare con la vita quotidiana: non è una lettura impegnativa, ma è molto avvincente e ricco di colpi di scena, in più è scritto in maniera molto scorrevole, e ci sono tanti riferimenti cinematografici simpatici.

L'autrice alla fine del libro improvvisa una mini guida di New York, riportando i posti che vale la pena visitare e scoprire, e fra questi fa un elenco di ristoranti, bar, e tavole calde dove andare a gustare i cibi tipici newyorkesi.

Leggendo la voce miglior hamburger,  mi è tornato alla mente il mio soggiorno nella Grande Mela e ho notato che ero stata in tutti i posti suggeriti, ai quali aggiungerei anche Hooters e Lobster Place.
Mi è venuta nostalgia di questa città fantastica, che và vissuta più che visitata, e ho pensato all'ingrediente per me più rappresentativo dell'america e degli hamburgers: il cheddar.

Così sono nati i miei muffin salati...




INGREDIENTI (dosi per 6 muffins)

  • 150g di farina 00
  • 100g di cheddar
  • 80g di bacon
  • 4g di lievito
  • 50ml di latte
  • 50ml di olio evo
  • un uovo
  • un pizzico di bicarbonato di sodio
  • un cucchiaino di paprika dolce
  • un cucchiaino di curcuma
  • sale qb
PROCEDIMENTO
La prima cosa che ho fatto è stato accendere il forno per preriscaldarlo a 190°C.
Ho inziato tagliando il cheddar e il bacon a dadini, poi ho preparato l'impasto setacciando farina e lievito e spezie, ai quali ho aggiunto gli ingredienti liquidi, l'uovo, il bacon e il cheddar, e il sale (pochissimo per me).
Ho messo l'impasto nei pirottini e poi nella taglia per muffin; ho infornato a 180°C per 20 minuti. 







Ogni muffin vale 7 punti.


Questa, come quella dolce, sono preparazioni abbastanza semplici; i muffin sono buoni comunque, anche se la ricetta non è troppo complicata o elaborata, ma sicuramente ne sperimenterò alte migliaia di varianti.

Grazie Francy, e grazie Mtc come sempre!

:*






giovedì 13 novembre 2014

I Muffins dei Cent'Anni ed MTC n° 43

Ciao cookers!

La sfida dell'mtchallenge si fa sempre più avvincente ed emozionante. in questo sito troverete così tanti spunti, curiosià, e ricette che se anche non amate la cucina vi verrà voglia di accendere i fornelli e cucinare per parenti e vicini, anche se non simpaticissimi.

Questa volta è stata Francy a proporre la sfida: i muffins dolci e salati.
Amo queste sfide in cui si può sperimentare continuamente nuovi procedimenti, e nuovi sapori. A mettere la ciliegina sulla torta  stata la mitica Alessandra, che ha proposto una variante: preparare i muffins facendosi ispirare da un testo letterario. Di bene in meglio.

Per questa ricetta mi sono ispirata a una canzone di Fabrizio De Andrè, che mi piace in modo particolare. In un periodo segnato dalla guerra come questo mi è sembrato giusto ricordare a che cosa porta tutto questo "impegno negativo".

Attraverso il buio Giovanna d'Arco 
precedeva le fiamme cavalcando 
nessuna luna per la corazza ed il manto 
nessun uomo nella sua fumosa notte al suo fianco. 

Sono stanca della guerra ormai 
al lavoro di un tempo tornerei 
a un vestito da sposa o a qualcosa di bianco 
per nascondere questa mia vocazione al trionfo ed al pianto. 

Giovanna D'Arco ha partcipato all'ultima fase della guerra dei Cent'Anni tra Francia e Inghilterra, così riflettendo e spolverando qualche antica conoscenza di storia, mi sono accorta che inglesi e francesi hanno ben poco in comune, e una di queste poche cose è sicuramente il BURRO. Ed ecco che il mio muffin ha preso vita...


INGREDIENTI  (dosi per 6 muffins)
  • 75g di farina integrale
  • 75g di farina di farro
  • 100 g di burro
  • 60 g di zucchero
  • 50 ml di latte
  • 1 uovo
  • 4g di lievito
  • un pizzico di bicarbonato
PREPARAZIONE
Per cominciare ho naturalmente seguito i numerosi e utilissimi consigli del post di Francy, che consiglio vivamente di leggere e ascoltare. Ho pesato e preparato tutti gli ingredienti sul tavolo, compresa la teglia per i muffins e i pirottini colorati.
Ho setacciato le due farine, il lievito, e il bicarbonato. Ho poi aggiunto 3/4 dello zucchero totale e l'uovo. Al posto del burro morbido però l'ho fatto sciogliere in un pentolino con un quarto dello zucchero previsto dalla ricetta; questo perchè è stato di gran lunga più facile amalgarlo all'impasto. HO indfine aggiunto il latte e il burro all'impasto. Non spaventatevi se l'impasto è duro: il mio ha rotto una piccola frusta mentre mescolavo, ma il risultato è stato comunque buono e non un mattone. 
Come ho specificato Francy, non ho girato molto l'impasto ma solo il minimo necessario affinchè gli ingredienti si mischiassero. Mi sono aiutata con un cucchiaio per riempire i pirottini e ho infila in forno: preriscaldato a 190°C, e poi fate cuocere a 180° per 20 minuti (a me sono bastati per ottenere anche la doratura esterna, ma voi valutate seconodo il vostro forno). 


Non so quanto si capisca dalla foto, ma il risultato è stata una gradevole crosticina esterna e tanta morbidezza all'esterno.

Vi consiglio di mangiarli caldi o tiepidi, perchè da freddi risultano un po' stopposi (a meno che non li imbeviate in lette, caffè, o thé).

Ogni muffin vale 5 punti

Questa è una versione piuttosto basic dei muffins, dedicata al burro visto come punto d'incontro tra Francia e Inghilterra.


Mentre io sperimento la versione salata, fatemi sapere cosa ne pensate!

Buon MTC!

:*

lunedì 13 ottobre 2014

MTC #42: Dischi di Lasagne Integrali con Crema di Finferli e Curcuma

Ciao cookers!

Finalmente è arrivato il momento di affrontare la sfida mensile all'MTChallenge. Questa volta è la magnifica Sabrina che ci propone la ricetta, e che ricetta: le lasagne al forno. Naturalmente la sfoglia era da stendere a mano, e che fatica. 


L'importante è non perdersi d'animo, non scoraggiarsi, e prendere ogni sfida, come anche nella vita quotidiana, come spunto per migliorarsi. 
Se non avessi avuto questo spirito, non sarei di certo riuscita nel mio tentativo, seppur mediocre, di realizzare questo fantastico piatto della tradizione. Mi sono però permessa di reinterpretarlo a mio modo, quindi chiedo venia a Sabrina e a tutti gli amici emiliani se leggendo la mia ricetta rimarranno sdegnati. 

Questo è un classico...MAPPAZZONE!
Prima di elencarvi gli ingredienti e spiegarvi il procedimento, vorrei raccontarvi com'è nata questa ricetta.
Esattamente una settimana fa, quando il sonno stava avendo la meglio sul dormiveglia, mi si è figurato davanti gli occhi questo piatto. Meglio: come sarebbe dovuto essere questo piatto. Il mio sonno è stato quindi accompagnato da un retrogusto dolce e saporito, che ha portato a dimenticarmi tutti gli ingredienti la mattina dopo. Ho passato i giorni successivi a farmi tornare in mente tutte le componenti di quella soave visione, e fortunatamente ci sono riuscita.

Mi sono attenuta il più possibile alle indicazioni di Sabrina e al regolamento della sfida: la pasta è rigorosamente all'uovo, ed è presente un legante che amalgami tutti i componenti. Ciò che ho voluto variare è la scelta della farina: non mi sono mai cimentata in preparazioni che prevedessero un uso diverso dalla farina bianca, ma questa volta ho voluto provare per sperimentare sapori diversi; ho scelto quindi una farina integrale di grano tenero miscelata a una farina integrale di farro. Anche la scelta dei funghi non è stata casuale: i finferli hanno un particolare sapore boschivo e una consistenza spugnosa, che ben si prestava a essere l'unico ingrediente della mia ricetta, senza contare che il loro colore naturale rafforza la resa della curcuma.


Questa lasagna è quindi l'emblema dell'esperimento, dato che ho provato ad accostare sapori mai provati prima.

INGREDIENTI (dosi per 4 persone)
  • 500g di funghi Finferli (già puliti)
  • 100g di farina integrale di farro
  • 100g di farina integrale di grano tenero
  • 2 uova
  • 500ml di panna di soia
  • 1 cucchiaino colmo di curcuma
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • sale qb
PROCEDIMENTO - PASTA
Con le due farine ho creato una montagnola bucata in punta, in cui ho rotto le uova. Ho iniziato a impastare, impastare, impastare, e impastare, per almeno una ventina di minuti. Ho creato una palla di impasto omogeneo che ho lasciato riposare per 30 minuti, durante i quali ho pulito e tagliato i funghi.



Ho diviso la mia pallina in due, ho impugnato il mattarello e mi sono messa con olio di gomito a stendere la pasta. Naturalmente non è obbligatorio dividere l'impasto, io l'ho fatto perché non sono allenata e non riuscivo a stenderla bene tutta intera.
Una volta raggiunto lo spessore di quasi 0,3 cm, ho iniziato a formare i miei dischetti con un bicchiere. 



Ho realizzato 24 dischetti, per poi comporre otto torrette con due strati interni; con la pasta avanzata e ristesa ho fatto dei maltagliati (buonissimi con il sugo di pomodoro fresco).
Ho messo l'acqua a bollire, e ho cotto i dischetti a due a due finchè non risalivano in superficie. Li ho poi lasciati scolare, dopo averli raffreddati con un getto di acqua fredda, mentre ultimavo la preparazione dei funghi.

PROCEDIMENTO - FUNGHI
Dopo aver lavato bene i funghi e privati delle parte inferiore del gambo, li ho tagliati a pezzettoni. In una padella antiaderente ho fatto scaldare l'olio. Ho fatto saltare i funghi per qualche minuto, fin quando non hanno iniziato a perdere la loro acqua; ho alzato la fiamma finchè non è tutta evaporata, in modo che si privassero del gusto troppo amaro e rimanesse il gusto caratteristico. Evaporata l'acqua ho salato i funghi, aggiunto la panna, e la curcuma. Ho girato bene per qualche minuto in modo tale che la curcuma si cuocesse e si amalgamasse in tutta la padella, rilasciando il suo colore in modo omogeneo.

PROCEDIMENTO - LASAGNA
Ho versato un po' di sughetto dei funghi sul fondo della pirofila. Ho adagiato il primo strato di dischetti per poi ricoprirli della crema di funghi senza esagerare (circa un cucchiaio colmo). Ho ripetuto il procedimento fino all'esaurimento dei dischetti, per poi completare rovesciando la cremo di funghi avanzata su tutte le lasagne.
Ho infornato per 25 minuti in forno già caldo a 180°C.



Per chi segue la dieta: queste dosi di ingredienti valgono 20 punti. Quindi se utilizzate completamente queste dosi, potrete realizzare 4 porzioni da 5 punti ciascuna. Se invece volete utilizzare i due composti in modo parziale, o separato, sappiate che la pasta vale 14 punti, mentre la crema di funghi 6 punti, sempre riferito alle dosi che vi ho suggerito. Vi ricordo che per sapere i punti della porzione, basta pesare ciò che mangiate e impostare la proporzione con i punti e le quantità già noti.

Spero di non aver commesso nessuna gaffe, e che la ricetta piaccia anche ai più scettici.
Buon MTC a tutti!  

:*



Voglio dedicare la mia ricetta a tutti gli amici genovesi che stanno affrontando questo momento difficile: coraggio!

martedì 23 settembre 2014

MTChallenge #41: Riso Pilav Spezie e Fiori

Ciao cookers!

Finalmente sono qui a scrivere la mia ricetta per l'MTChallenge di settembre.
Il tema della sfida era il riso, ma cotto con un metodo specifico, ovvero: per assorbimento, al latte, o pilav. Potrete trovare una descrizione dettagliata nel meraviglio post di Acquaviva, che vi consiglio di leggere anche solo per cultura personale.

L'idea di Acquaviva non poteva capitare in un momento migliore, infatti ho passato la mia unica settimana di vacanza a Istanbul, e di conseguenza ho scelto per la mia ricetta la cottura pilav.

Perderei ore e ore a raccontarvi quanto sia bella e speciale questa città: l'ospitalità delle persone è incredibile, ogni luogo da visitare è mozzafiato, ci si ritrova catapultati in un mondo totalmente diverso dal quotidiano che ne si rimane affascinati. Una città piena di contraddizioni, un luogo dove un'infinità di culture e popoli si incontrano. Ma le mie parole non sono nulla a confronto con la realtà: andateci assolutamente!

La Moschea Blu, l'emblema della città
Torniamo alla ricetta e alla sfida. Prima di iniziare con gli ingredienti e il procedimento del mio riso pilav voglio spiegarvi il perchè della mia scelta. Vedrete un vero e proprio miscuglio di ingredienti, che apparentemente sembrano essere slegati gli uni dagli altri, ma alla fine, gustando il piatto ci si rende conto che si completano a vicenda. Questo è ciò che mi ha lasciato la vacanza a Istanbul, la certezza che ognuno di noi è diverso dall'altro ma non per questo migliore o peggiore, e che si può stare bene anche con chi ci appare diverso e lontano anni luce dal nostro modo di essere. l'importante è rispettarsi vicendevolmente.

INGREDIENTI (dosi per tre persone)
  • 150g di riso Basmati
  • 300g di brodo di fiori  *vedi PROCEDIMENTO*
  • 3 cucchiaini di olio
  • 3 cucchiaini di cannella
  • 2 cucchiaini di semi di papavero
  • 1 cucchiaio di aceto di riso
  • 1 peperoncino
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • un terzo di cipolla bianca
  • 50g di fagiolini bianchi
  • 50 g di piante di fiori di campo (rosa, tarassaco, borragine, camomilla)
  • petali per guarnire
PROCEDIMENTO
Dopo aver lavato e pulito le piante dei fiori di campo e i fagiolini bianchi, fateli bollire in 300g di acqua salata per mezz'oretta. Filtrate il brodo in una pirofila, che vi servirà per cuocere il riso in forno; tenete le erbe da parte, poichè verranno aggiunte al riso.
Preparate gli ingredienti per il riso. Tagliate la cipolla a quadretti non troppo piccoli, tritate il peperoncino, e unite i cucchiaini delle varie spezie. 
In un tegame fate riscaldare l'olio, e soffriggete le spezie e la cipolla per un minuto; unite il riso e le piante, e fatelo tostare per 5 minuti a fiamma viva. Sfumate con l'aceto di riso.
Rovesciate il riso e le spezie nella pirofila, cercando di spalmare il riso anche sui bordi per rendere la cottura uniforme, io ho lasciato le piantine al centro per non bruciarle. Assaggiate il liquido per capire se aggiungere qualche spezia, o semplicemente del sale.
Infornate a 180° per 15 minuti (20 minuti in forno ventilato).
Lasciate riposare per almeno 5 minuti a temperatura ambiente, aggiungete i petali di fiori e servite.





Ogni porzione di questo piatto vale 4 punti.

Lo so, devo comprarmi una macchina fotografica decente e smettere di affidarmi al mio smartphone. Fortuna che il mio compleanno è tra due mesi!

Fatemi sapere cosa ne pensate, e se volete altre idee strepitose per cucinare il riso in maniera diversa andate sul sito dell'MTC.



:*


venerdì 18 luglio 2014

Insalata di prosciutto Crudo, Salmone e Avocado

Ciao cookers!

Siamo entrati nel vivo dell'estate anche a Torino *finalmente*, e quindi non poteva mancare la ricetta di un'insalata speciale fra i post di questi giorni.

Le coincidenze poi: chi è appassionato della sfida dell'MTChallenge si sarà accorto che è uscito il loro nuovo libro, Insalata da Tiffany.

Nell'augurarvi un buon inizio estate, vi lascio la mia ricetta.

INGREDIENTI (dosi per una persona)
  • 50g di insalata iceberg
  • 1 cetriolino
  • 30g di prosciutto crudo *senza contare il grasso*
  • 30g di salmone affumicato
  • 1/2 avocado 
PROCEDIMENTO
Pulite l'insalata e poi lavatela insieme al cetriolino. 
Tagliate l'insalata, il salmone, e il prosciutto a striscioline, mentre il cetriolino a rondelle. 
Per velocizzare l'operazione, arrotolate il salmone su se stesso e incidete il rotolino che si formenrà ogni mezzo centimetro; fate lo stesso con il prosciutto.
Spolpate l'avocado con un cucchiaino, e unite tutti gli ingredienti in un piatto.
Non mi sono dimenticata dei condimenti, è che non ce n'è bisogno poichè gli ingredienti contengono già di per sè sapidità e grassi a sufficienza.



Una porzione di insalata così preparata vale 4,5 punti.

Spero che questa varietà di insalata vi incuriosisca, e il suo sapore vi stupisca *con il caldo mi improvviso poetessa*!

:*

domenica 15 giugno 2014

MTC n°40: la piadina dei non classificati

Ciao cookers!

Come di consueto, anche questo mese l'MTChallenge ci propone una sfida di gusto.
Il mese scorso ha vinto il babà di Tiziana, che per la nuova sfida ci ha proposto la mitica piadina romagnola.

Questa ricetta mi porta indietro nel tempo, a quando andavo in vacanza a Gabicce e tutte le sere attraversavo un esile ponticello per andare a cattolica a gustarmi una bella piadina tradizionale con stracchino e rucola.

L'MTC non è solo questo: non è solo sfoggiare le proprie tecniche culinarie, non è solo condividere ricette e trucchi, non è solo rimanere ammaliati da splendide foto, ma è anche un vero e proprio covo di idee stupefacenti. E cos'altro poteva venire in mente alla redazione se non un PIADAMUNDIAL in questo periodo?
Alcuni partecipanti e frequentatori dell'MTC hanno deciso di rappresentare con la loro piadina una Nazione e, seguendo il calendario dei Mondiali che si stanno svolgendo in Brasile, si sfidano con le loro formazioni di ingredienti seguendo il calendario delle partite. Seguiranno gli ottavi e i quarti di finale con le piadine vincenti dei vari gironi, fino a decretare un vincitore. Che idea fantastica!
Io purtroppo sono oberata dagli impegni universitari, a tal punto che ho letto di questa iniziativa divertentissima quando la prima partita era già stata giocata, e quindi tutte le squadre assegnate.
Non rinuncio però alla sfida tradizionale, quindi accomi qua a proporvi le mie tre versioni di piadine.

Ispirata dal genio dell'MTC, vi proporrò le piadine di tre Nazioni non classificate ai mondiali brasiliani (da qui il titolo del post *errore: gli USA partecipano, scusate!* ), in particolare: USA, Botswana, Cina.


Andiamo con ordine, o almeno proviamoci!

La ricetta base per le piadine è quella suggerita da Tiziana nel suo blog, senza se e semza ma.

INGREDIENTI (dosi per 6 piadine)
  • 500 g di farina 00
  • 125 g di acqua
  • 125 g di latte parzialmente scremato fresco
  • 100 g di strutto
  • 15 g di lievito per torte salate
  • 10 g di sale fine
  • 1 pizzico di bicarbonato di sodio

PROCEDIMENTO
(dal blog l'ombelico di venere)
Fate scaldare al microonde -io non avendo il microonde l'ho fatto sobbollire- il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga - io ho usato questa-. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
E ora torniamo a noi!

La PIADHAMBURGER degli USA
INGREDIENTI (dosi per due piadine)
  • 300g di carne tritata di vitello
  • 1 patate 
  • 1 cucchiaio di senape
  • olio per friggere
  • sale e pepe 
PROCEDIMENTO
Sbucciate la patata e tagliatela a rondelle molto fini. Fatele friggere in abbondante olio di semi per alcuni minuti, finchè non saranno fritte.
Condite la carne tritata con sale, pepe, e il cucchiaio di senape. Formate due mezzelune, e metteteli a cuocere in una pentola antiaderente rovente. Rosolate per 5 minuti da un lato e 5 dall'altro. 
Assemblate la piadina (che dev'essere calda) mettendo un letto di patatine e sopra la carne in un metà e chiudete la piadina con l'altra metà. 




Ogni piadina così preparata vale 19 punti.
 La ZUCCADINA del Botswana
INGREDIENTI (dosi per due piadine)
  • 200g di zucca già pulita e tagliata
  • 50g di pancetta affumicata
  • un cucchiaino di zucchero
PROCEDIMENTO
In una pentola antiaderente calda mettete a rosolare la pancetta; dopo circa un minuto aggiungete lo zucchero e fatele caramellare insieme fino a cottura completa.
Tagliate la zucca, sbollentatela per 10minuti e frullatela, aggiungendo un po' di acqua di cottura per renderla più cremosa. 
Assemblate gli ingredienti e spalmateli sul dorso della piadina; arrotolatela e tagliatela a metà prima di servirla.



Ogni piadina così preparata vale 14 punti.
Gli involtini PIADINAVERA della Cina
INGREDIENTI (dosi per due piadine)
  • 100g di verza
  • 1/2 carota
  • 50g di germogli di soia
  • 1 cucchiaino di olio 
PROCEDIMENTO
Lavate e pulite le verdure, e tagliatele a listarelle finissime; cucinatele con l'olio facendole appassire in padella. 
Posizionatele nella piadina, e richiudetela con uno stuzzicaddenti.




Ogni piadina così preparata vale 11 punti.

Spero che le mie idee vi siano piaciute. 
Qual è la vostra preferita?





:*

giovedì 15 maggio 2014

MTC n°39: Babà al Cocco con Marmellata di Kumquat

Ciao cookers!

Vi presento la mia ricetta per la sfida dell'MTC.
Gran bella sfida, considerando che questa squisitezza non l'ho mai assaggiata:



La ricetta da seguire era quella di Antonietta, vincitrice della sfida di aprile sul quinto quanto; il nostro compito era variare bagna, crema, e copertura. Non avendo la minima idea di cosa stia bene con il babà (il caffè forse?) ho deciso di unire il dolce con l'acidità, usando due ingredienti speciali: il cocco e il kumquat.
Vado matta per il cocco fin sono piccola, da quando sulle spiagge romagnole sentivo urlare: "Cocco bello, cocco fresco!", invede il kumquat è una scoperta rencete, di cui vi avevo già accennato qualcosa in un post.
Mentre leggevo la ricetta di Antonietta, volevo spararmi: gli esami si avvicinano, e mi chiedevo quando avrei avuto il tempo di far lievitare l'impasto, preparare bagna e crema, e poi assemblare tutto. 
Ieri sera ho avuto l'ispirazione...ma non avevo gli ingredienti! Dopo una corsa al supermercato ho inizato a impastare e impastare, e ora vi racconto cos'ho combinato.

INGREDIENTI
Per l'impasto:
  • 300g di farina manitoba
  • 3 uova
  • 100g di burro
  • 100g di latte
  • 25g di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 10g di lievito di birra
Per la bagna:
  • 250 ml di acqua
  • 50g di zucchero
  • 50g di cocco grattuggiato
Per la crema:
  • 50ml di panna fresca
  • 2 cucchiani di zuccero
  • scorza di un kumquat
Per la copertura:
  • 50ml di rum al cocco
  • 50g di marmellata di kumquat (trovate la ricetta qui)

PROCEDIMENTO
Se avete preparato tutto, direi di iniziare.
La prima cosa da fare è l'impasto, e io ho seguito rigorosamente le istruzioni prese dal blog di Antonietta, che vi riporto qui:
Sciogliere il lievito di birra con 50 g di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero e impastarli con 70 g di farina, tutti presi dal totale degli ingredienti. Lasciar lievitare fino al raddoppio, coprendo la ciotola con un telo inumidito. Versare in una ciotola il resto della farina (230 g), fare la fontana, versarci il lievitino e le tre uova. Impastare schiacciando ripetutamente nella mano l’impasto per amalgamare le uova e aggiungere un cucchiaio alla volta di latte per ammorbidirlo un po’, man mano che se ne senta la necessità, facendo attenzione a non renderlo molle; poi impastare energicamente, sbattendolo verso la ciotola per una decina di minuti. Coprire e lasciar lievitare per 80/90 minuti e comunque fino al raddoppio.
In una ciotolina lavorare il burro a pomata, impastandolo con il restante zucchero (20 g) e il sale. Aggiungerlo al primo impasto  una cucchiaiata alla volta facendo  assorbire bene  prima di aggiungere  la successiva. Lavorare per 5 minuti nella ciotola, poi ribaltare l’impasto su un piano da lavoro e iniziare a lavorare energicamente piegandolo e sbattendolo più volte per 15/20 minuti. Qui bisogna avere tenacia e resistenza perché questa è quella fase in cui è possibile ottenere un babà spugnoso e morbido, capace di assorbire e trattenere la bagna.
Quando inizierà a staccarsi dalle mani e piegandolo manterrà una forma tondeggiante, senza collassare e vedremo l’accennarsi di bolle d’aria il nostro impasto è pronto.
Per poterlo sistemare agevolmente nello stampo preventivamente imburrato, staccare dalla massa dei pezzi di pasta schiacciandoli con pollice e indice, come volessimo strozzarli, ottenendo così 6 palline.
Una volta completato il giro, con l’indice  sigillare gli spazi tra una pallina e l’altra, coprire con un telo umido e lasciar lievitare in forno spento con luce accesa per 2 ore, fino a triplicare di volume.
Accendere il forno  a 220°, raggiunta la temperatura infornare, abbassare a 200° e cuocere per 25 minuti.
Dopo circa 10 minuti di cottura coprire con un foglio di alluminio, per evitare che la superficie scurisca.
A cottura ultimata lasciar intiepidire per 15 minuti e capovolgere il babà possibilmente in una ciotola larga e bassa.
Mentre il mio impasto lievitava e cuoceva, ho preparato la bagna e la crema. Per la bagna ho fatto bollire in una pentola acqua, zucchero, e cocco grattuggiato per cinque minuti, poi ho spento e lasciato raffreddare. Per la crema ho invece sbattuto la panna con lo zucchero e la scorza di kumquat per qualche minuto con la frusta a mano, senza montarla perchè volevo solo che si addensasse.
Una volta che il babà si è cotto e reffreddato, l'ho ricoperto con la bagna per farlo impregnare bene. Con l'aiuto di un cucchiaino ho cercato di mettere la granella di cocco nella parte alta, per formare una decorazione. Dopo che si è impregnato per bene, l'ho trasferito in un altro piatto, nel quale avevo precedentemente versato la panna per creare un letto soffice su cui si posasse il babà.
Ho irrorato il mio dolce con il rum, e infine ho spennellato i lati con la marmellata.


Un babà così preparato vale ben 70 punti.

Spero di non aver sbagliato troppo la ricetta o la preparazione.
Ringrazio MTC e Antonietta per avere proprosto questa sfida, che è stata davvero tosta!

:*

giovedì 17 aprile 2014

Hamburger di Fegato alle Due Cipolle

Ciao cookers!

Alcune settimane fa ho letto su una rivista di cucina (A Tavola Magazine) di una sfida tra foodblogger, così sono andata all'indirizzo internet segnato sull'articolo e ho scoperto il meraviglioso mondo di MTChallenge
Non si scambiano solo ricette, ma vere e proprie storie. L'atmosfera è familiare, un luogo in cui parlare della propria passione e scoprire curiosità sul cibo sono all'ordine del giorno. 
Questo mondo mi ha subito affascinata, e ho deciso di accettare la loro sfida mensile per cercare di migliorarmi, per confrontarmi, e per imparare cose nuove.

La sfida di questo mese è il QUINTO QUARTO: ammetto che mi sono spaventata, perchè le frattaglie non figurano spesso sulla mia tavola, anzi non figurano per niente. Mi sono fatta un'idea di cosa avrei potuto fare per evitare di strafare non conoscendo il sapore di nessuno dei componenti del quinto quarto, e ho optato per una ricetta semplice che inoltre potrebbe risultare più gradevole agli occhi di chi la mangia. 





Ho imparato molto leggendo gli articoli postati in questi giorni sul sito, e sono sempre più entusiasta di essere entrata a far parte di questa grande famiglia.

La mia ricetta deriva da ispirazioni orientali e occidentali: non sapendo da dove iniziare, ho deciso di fare un misto di fingerfood, cibo da strada, un po' di Venezia, e Giappone.
Per capire di cosa sto parlando, leggete la ricetta!

INGREDIENTI (dosi per 5 mini burger)

  • 2 fettine di fegato
  • 5 mini burger
  • 1 cipolla rossa
  • 50g di farina di riso
  • 100ml acqua frizzante
  • ghiaccio
  • olio per friggere
  • aceto balsamico
PROCEDIMENTO
Realizzare un miniburger al fegato con la cipolla cotta in due modi, uno crispy e uno stufata, questo è il mio obiettivo. 
Ho iniziato pulendo la cipolla e tagliandola in modo indefinito, senza una forma o grandezza precisi. Metà servirà per la frittura e l'altra invece servirà per cucinare il fegato. 
Ho preparato la tempura: in una boulle ho messo il ghiaccio, in una più piccola invece la farina e l'acqua frizzante presa dal frigo. La farina e l'acqua vanno miscelati in modo non troppo omegeneo. Intanto in un pentolino profondo antiaderente ho messo tre dita di olio a scaldare. Ho buttato la quantità giusta di cipolla nella pastella, e quando l'olio era caldo ho messo a cucchiaiate il composto (5 cucchiaiate alla volta per 3 volte).
Per capire quanto la frittura è pronta basterà toccare con una forchetta la consistenza delle frittelline di tempura: se sono dure allora è pronta. Mentre raffreddano si solidificheranno ulteriormente.
Una volta fatta la cipolla crispy, sono passata alla cottura del fegato.
In una padella antiaderente ho messo un cucchiaino di olio e un dito d'acqua per far stufare la parte di cipolla restante. Evaporata l'acqua ho messo le fettine di fegato a cuocere, salandole, girandole e rigirandole continuamente, per 5 minuti a fiamma alta.

REALIZZAZIONE
Ho tagliato i miniburger a metà. Sulla metà più bassa ho spalmato una goccia di aceto balsamico, poi ho aggiunto un cucchiaio di cipolla stufata, metà di una fetta di fegato, una frittellina di cipolle crispy, e sull'altra metà un'altra goccia di aceto balsamico.



Ogni miniburger vale 4 punti.

Spero che questa idea vi sia piaciuta. Come prima sfida, mi sento piuttosto soddisfatta.
Non mi resta che augurarvi un buon appetito.
Che vinca il migliore, ma spero di imparare sempre più cose!

:*