giovedì 27 febbraio 2014

La mia Colazione

Ciao cookers!
Oggi vorrei fare un post diverso, vorrei parlarmi della mia COLAZIONE.
Il mio intento è sicuramente quello di lasciarvi qualche idea in più da applicare poi alla vostra vita quotidiana.
La mia colazione classica, da tutti i giorni quando ho fretta di andare a lezione, è un cappuccino chiaro al bar. Ci sono però giorni, come ad esempio questa mattina, in cui mi sveglio con la voglia di una colazione ricca, quasi da vacanza
Quando mi alzo con questo desiderio, preparo la tavola con una tovaglietta all'americana, al centro della quale dispongo una tazza traspente accompagnata da un tovagliolo colorato e un cucchiaio. Posiziono poi un bicchiere grande e uno piccolino in alto a destra, rispettivamente per la spremuta d'arancia e per l'acqua. Non possono poi mancare la confezione di biscotti magri e di fettebiscottate allo psillio. Tutto è pronto. Misuro 200ml di latte parzialmente scremato, e li metto a scaldare in un pentolino; intanto prendo un'arancia e lo spremiagrumi e preparo la mia spremuta. Quando il latte è tiepido lo verso nella tazza, apro la mia confezione di biscotti e li immergo uno alla volta. 
Dopo aver finito i biscotti, gusto due fette biscottate sorseggiando la mia spremuta. 
Se ho ancora fame, può capitare che come step finale mangi uno yuogurt magro.

La colazione che vi ho presentato vale 5 punti (con lo yogurt 6).

E voi come fate colazione? Fate parte della categoria di quelli frettolosi che si accontentano di un caffè al bar, o seguite un vero e proprio rituale ogni mattina? Fatemi sapere lasciandomi i vostri commenti!
:*

mercoledì 26 febbraio 2014

Bugie Biscottate

Ciao cookers!
Il periodo di carnevale si avvicina, e sulle nostre tavole non può mancare il dolce tipico di questa festa, le bugie, ma in una versione light: la BUGIE BISCOTTATE. Inizio subito a descrivervi la mia ricetta!

INGREDIENTI (dosi per 4 persone)
  • 200g di farina
  • 30g di zucchero
  • 1 uovo intero
  • 1 tuorlo

PREPARAZIONE
Setacciate la farina e disponetela in una boulle assieme allo zucchero. Incorporate l'uovo e il tuorlo girando inizialmente con una forchetta, poi con le mani. Non preoccupatevi se l'impasto risulta scomposto: lavoratelo bene finché si sia compattato.

PROCEDIMENTO
Prendete della carta da forno e stendetela sul tavolo: con un matterello iniziate a stendere la pasta. Vi avverto che questo procedimento potrà richiedere alcuni minuti. Stendete la pasta finché lo spessore non sarà inferiore a 5mm. Prima del prossimo passaggio, ricordatevi di accendere il forno a 180°. Ora potete far volare la vostra fantasia, ritagliando forme diverse per ogni bugia. Il segreto è di non farle troppo piccole per evitare che brucino in forno. Infornate e attendete 20-25 minuti, controllando che le bugie non si brucino.
Fate raffreddare e servite a temperatura ambiente.

Direttamente dalla cucina di una mia speciale follower!


Questa golosa ricetta vale 15 punti, cioè quasi 4 punti a porzione. Spero che i miei consigli vi siano stati utili, fatemi sapere se proverete questa ricetta!
:*

martedì 25 febbraio 2014

Orata, un pesce regale

Ciao cookers!
Questo fine settimana vi ho lasciato con una ricetta da assaporare, il cui ingrediente principale era proprio l'ORATA. Così ho deciso di parlarvi un po' di questo pesce.
Questo pesce è presente in tutto il mar Mediterraneo; è una specie abbastanza solitaria che vive fra i 50 e i 150 m dalla costa; predilige le acque salmastre e si nutre di molluschi e piccoli crostacei.
L'orata prende questo nome dalla striscia a forma di mezzaluna color oro che si può vedere fra i suoi occhi, ed è anche per questa sua specie di coroncina che è considerato pesce regale.
In Italia è diffuso l'allevamento di questo pesce, soprattutto in Sardegna, Toscana, e nel mar Adriatico.
L'orata appartiene alla famiglia dei pesci magri, ed è per questo che 100g di prodotto valgono 2,5 punti; tra le sue proprietà nutrizionali vanno ricordate, oltre le proteine, anche vitamine e sali minerali, come fosforo, ferro, e calcio. Il consumo di questo pesce è inoltre indicato per chi soffre di malattie grastointestinali e arteriosclerosi. 
Le orate di allevamento sono in genere più ricche di grassi, e hanno un gusto meno delicato.
Veniamo alle sue caratteristiche fisiche. 
L'orata ha un corpo ovale, caratterizzato da un colore argenteo, e sulla sua schiena, che solitamente è giallo-azzurra,si erge la pinna dorsale ha 11 raggi spinosi.  La testa è convessa, la mandibola è più corta della mascella, ma entrambe presentano labbra molto carnose.

Bene cookers, spero di avervi fatto venire ancor più voglia di provare la mia ricetta! Lasciatemi i vostri commenti, e buon appetito!
:*

lunedì 24 febbraio 2014

Budinamisù

Ciao cookers!
Oggi una ricetta speciale, il BUDINAMISU'! Tra poco sarà carnevale, e come durante tutti i periodi di festa ci si sente molto sconsolati a fare la dieta. Non temete, con questa ricetta ci sarà da leccarsi i baffi!

INGREDIENTI (dosi per 4 porzioni)
  • 1 confezione di budino (gusto a piacere)
  • 500 ml di latte parzialmente scremato
  • 8 biscotti senza grassi (nel reparto dei supermercati ne troverete in abbondanza, l'importante è che scegliate quelli con POCHI GRASSI)

PREPARAZIONE
Preparate 4 bicchieri da 200 ml, in cui sbriciolerete un biscotto ciascuno. Tenete pronti anche gli altri 4 biscotti, che però saranno utilizzati interi.

PROCEDIMENTO
Seguite le istruzioni riportate sulla scatola del budino. Una volta pronto, versatelo in parti uguali nei 4 bicchieri, tenendone un po' per la guarnizione finale. Posizionate il biscotto intero in cima al bicchiere e rovesciatevi l'ultima quantità di budino. Lasciate raffreddare per un'oretta a temperatura ambiente e poi mettetelo in frigo per 1,5 ore.

Ecco qua il vostro dolce light, che non ha nulla da invidiare a quelli tradizionali. Non ci crederete mai, ma questo dolce vale solo 2,5 punti a porzione, indipendentemente dal gusto di budino che scegliate.

Fatemi sapere come vi siete trovati con questa ricetta! Immaginavate che il budino potesse valere così poco?
:*



domenica 23 febbraio 2014

La Storia della PASTA

Ciao cookers!
Oggi voglio parlarvi di Pasta, un piatto ormai universale di origini antichissime. 
Questo termine infatti deriva dal greco πάστα, farina con salsa. In realtà la macinazione del grano si sviluppa in età neolitica, quando l'uomo macinava il grano per poi impastarlo con l'acqua e lo lasciava essiccare al sole.
Pensate che i Romani indicavano con il termine laganum un impasto di acqua e farina tirato e tagliato a strisce; cosa vi ricorda? Sì, le lasagne!
Nel Medioevo venne introdotta una nuova tecnica di cottura della pasta (la bollitura) e nuove forme; nacquero le prime botteghe che producevano pasta a fini commerciali e d'esportazione. 
Solo nel Settecento però la possibilità di acquistare la pasta si estese anche ai meno abbienti, grazie all'introduzione di macchinari industriali.
La pasta nella cultura italiana è considerata un elemento di unione non solo familiare ma anche sociale: gli episodi che si svolgono attorno a un piatto di pasta sono notevoli spunti per il genere letterario e musicale, poi anche per il cinema, favorendo lo sviluppo di veri capolavori.
Possiamo differenziare tre tipologie principali di pasta: secca, fresca, all'uovo; e di questi esistono numerosi formati.
Personalmente, adoro la pasta!
50 g di pasta secca pesati a crudo corrispondono a 3 punti, ma fortunatamente questi una volta cotti crescono di volume e pesano quindi 120g. Che siate soli o in compagnia pesate la quantità di pasta che volete mangiare, tenendo però conto che questa dopo la cottura aumenterà il suo peso.
L'aumento di volume riguarda però solo la pasta secca, per quella fresca o all'uovo non c'è questo "vantaggio".
Fatemi sapere se il post vi è piaciuto lasciandomi i vostri commenti. Quanta pasta mangiate normalmente? Che formato preferite?
:*

sabato 22 febbraio 2014

Orata al Forno

Ciao cookers!
Oggi voglio presentarvi un secondo piatto di pesce, molto facile da preparare e molto gustoso. Iniziamo subito!

INGREDIENTI (dose per una persona)
  • orata fresca
  • 1 cucchiaino di olio
  • 1 spicchio di limone
  • 100g pomodorini
  • timo
  • sale qb

PREPARAZIONE
Se non l'ha già fatto il pescivendolo eviscerate il pesce e squamatelo (in mancanza dello strumento apposito, potete usare la parte non seghettata del coltello), sciacquandolo successivamente. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. In una pirofila di pirex, o in una teglia di alluminio, adagiate il pesce intero. Inserite lo spicchio di limone nell'incisione sul ventre dell'orata. Posizionate qualche metà di pomodorino a piacimento sul lato rivolto verso l'altro e gli altri spargeteli nella teglia. Salate, guarnite con qualche foglia di timo fresco o secco, e irrorate con un cucchiaino di olio.

COTTURA
L'orata dovrà cucinare per 30-40 minuti (a seconda delle dimensioni) in forno alla temperatura di 190°.

CONSIGLIO
Come pulire il pesce una volta cotto? Mi permetto di darvi qualche dritta su come si pulisce il pesce cotto al forno; seguendo i miei facili passaggi non sarà più un tormento mangiare questi piatti. Inizio togliendo la pelle dal lato del pesce rivolto verso l'alto. Pratico poi un taglio a metà parallelo alla lunghezza del pesce, in modo da ricavarne due filetti. Tolgo le spine del dorso e del ventre semplicemente tirandole con il coltello. I primi due filetti sono pronti. Per "liberare" gli altri due filetti tolgo la lisca tirandola dalla coda; se il pesce è cotto bene si staccherà con facilità tutta la lisca, dalla coda alla testa. Divido il secondo lato del pesce e tolgo le spine di dorso e ventre con un procedimento analogo a quello di prima. Giro gli ultimi filetti per verificare che non sia rimasta la pelle. Con pochi passaggi ho ricavato 4 filetti perfetti.

PUNTI
I punti di questa ricetta per un'orata di medie dimensioni sono 5,5. Potete pesare la vostra e fare la proporzione contando che 100g di orata sono 2,5 punti.

Spero che questa ricetta vi sia piaciuta. Cosa ne pensate? Vi da fastidio pulire il pesce solitamente? Che ingredienti aggiungereste? Lasciatemi i vostri commenti!
:*

venerdì 21 febbraio 2014

CURCUMA: un rimedio per il mal di denti, e non solo...

Ciao cookers!
Oggi voglio parlarvi di CURCUMA, un ingrediente che ultimamente sto usando molto nei miei piatti, come dimostra la ricetta di ieri.
Questa pianta di origine asiatica (conosciuta anche come zafferano delle Indie) vive in climi tropicali, ed è l'ingrediente fondamentale del curry, al quale conferisce il colore giallo caratteristico.
Le proprietà curative di questa pianta non sono solo conosciute in Asia, dove viene usata per scongiurare febbre e dolori addominali, ma recentemente anche in Europa si stanno eseguendo numerose ricerche che confermerebbero i suoi benefici soprattutto per la salute dentaria. Il principio attivo di questa pianta infatti è la curcumina, che agisce come analgesico, antibatterico e antisettico. Altri studi affermano inoltre che questo principio attivo è utile anche per la protezione del fegato.
Nei supermercati o nelle drogherie troviamo la radice di questa pianta polverizzata, di colore giallo-arancione; può essere anche utilizzata come colorante alimentare e nella colorazione di tessuti.
Il suo aroma è intenso e amarognolo, ma quando viene aggiunta ai piatti conferisce un sapore più tenue rispetto al suo profumo. 
100g di curcuma valgono 7 punti, ma  è sufficiente comunque mezzo cucchiaino per dare alla propria ricetta una colorazione intensa e un gusto particolarmente rotondo e appagante.

Voi eravate a conoscenza di queste proprietà della curcuma? La usate spesso nelle vostre ricette? Lasciatemi i vostri commenti!

:*

giovedì 20 febbraio 2014

Coscette di Pollo alla Curcuma

Ciao cookers!
Vi presento una mia ricetta speciale: le coscette di pollo alla curcuma! 

INGREDIENTI (dosi per una persona):
  •  due coscette di pollo piccole (o una grande)
  •  sale qb
  •  curcuma
PREPARAZIONE
Prendete le coscette e passatele sui fornelli a fiamma viva per qualche minuto tenendole dall'estremità dell' osso: fate attenzione a non bruciarvi, ma questo è un passaggio fondamentale per eliminare il sangue e per facilitare la cottura.
Sistematele quindi in una padella antiaderente, aggiungete una presa di sale, e mezzo bicchiere d'acqua e la curcuma. Fatele cuocere per mezz'ora a fuoco medio con il coperchio, girando di tanto in tanto le coscette e bagnando la cima con la salsina che si formerà; se è troppo acquosa, fatela ridurre togliendo il coperchio e alzando un po' la fiamma.

CONSIGLIO
Considerando che 60g di pollo senza pelle valgono 2 punti, per ottenere il punteggio delle vostre coscette vi propongo un trucchetto. Pesate le coscette con ancora pelle e ossicini, annotatevi il peso, e quando finite di mangiare pesate i vostri scarti; la differenza sarà proprio la quantità di pollo che avete mangiato. Per sapere la quantità di punti, basterà impostare una semplice proprorzione: supponiamo che abbiate mangiato 85g di pollo, allora
60 : 2 = 80 : x, quindi x=(80*2)/60=2,66
Quindi potrete dire che il pollo vale 3 punti.
Al vostro totale aggiungete un punto per la curcuma (se fare 4 coscette aggiungete due punti, e così via).
A voi un secondo gustoso e sfizioso, che vale comunque pochi punti!
Buon appetito!
:*

mercoledì 19 febbraio 2014

Riso alla canTORINese

Ciao cookers!
Il nome di questa ricetta sicuramente vi farà già capire che si tratta un po' di un misto di sapori e culture. Per questa ricetta mi sono ispirata a mia mamma, che non è assolutamente una cuoca tradizionale ma quando fa volare la fantasia realizza dei piatti davvero squisiti e sfiziosi.
Bando alle ciance: date una sistemata sul tavolo, tirate fuori pentole, coltelli e mestoli, e...

INGREDIENTI (dosi per una persona)
  • 80g di riso Basmati
  • ¼ di cipolla bianca
  • ½ peperone giallo di Carmagnola
  • 1 carota piccola
  • 1 zucchina piccola
  • 50g di verza
  • 1 cucchiaio di olio
  • una presa di sale
  • acqua (o brodo) qb

PREPARAZIONE
Preparate il trito di cipolla, tagliandola a listarelle sottili; lavate e pulite le verdure tagliandole a listarelle. La consistenza delle carote e delle zucchine nel risotto deve essere molto croccante, quindi cercate di tagliarle a julienne o comunque in pezzetti non troppo grossi altrimenti la croccantezza si tramuterà in crudezza, ma nemmeno troppo piccoli altrimenti gli zucchini diventano una pappetta. Munitevi di un bicchiere nel quale mettere l'acqua o il brodo da aggiungere alla cottura.

IL RISOTTO
In una pentola fate scaldare il cucchiaio di olio, al quale aggiungerete la cipolla per farla appassire. Aggiungete il riso facendolo tostare nella pentola e nell'olio per due minuti. Io non sono una fan dei brodi, soprattutto quelli già pronti, infatti uso sempre l'acqua per cucinare i risotti, ma è questione di gusti; ad ogni modo è arrivato il momento di aggiungere poco alla volta il liquido con cui preferite cuocere il vostro risotto. Io metto sempre un bicchiere alla volta, facendo evaporare per bene l'acqua prima di aggiungere altro liquido perché non vorrei che diventasse scotto. Con l'ultimo bicchiere (io ne metto di solito 3-4 per questa quantità di riso) aggiungete anche le verdure. Continuate a girare con un mestolo in legno per evitare che il riso si attacchi e le verdure si brucino. Assaggiate il riso per essere certi che sia pronto, impiattate e... buon appetito!

Veniamo al fatidico momento del calcolo dei punti: 3 punti per il riso + 1 punto per l'olio per un totale di 4 punti.

CONSIGLIO
Questa, come molte altre che vedremo in seguito, è una ricetta piuttosto base e che quindi può essere arricchita a nostro piacimento. Non dimentico infatti la mia filosofia, quindi per rendere più gustosa questa ricetta si potrebbe aggiungere dello zafferano.
Considerando che il totale dei punti è molto basso, se non si vuole cucinare anche un secondo, si potrebbe aggiungere della carne tritata al risotto, magari di vitello, per arrivare a un totale di 5/6 punti (60 g di carne di vitello vale 1,5 punti).

lunedì 17 febbraio 2014

La CARNE fa bene?

Ciao cookers!
Oggi l'argomento principale è la CARNE. Lo sapevate che il termine carne deriva dalla radice ker, che in lingua indoeuropea significa tagliare?! Infatti fin dalle elementari ci insegnano che gli uomini primitivi avevano fabbricato i primi utensili per cacciare e tagliare le carni delle loro prede. Questo è un argomento davvero molto vasto e analizzeremo carne per carne, animale per animale. A differenza di quanto accadeva per il pesce, abbiamo una distinzione più netta per quanto riguarda il “colore” della carne: definiamo rosse tutte quelle cari derivanti da animali da macello e volatili adulti, mentre bianche sono tutte quelle carni di animali giovani, come il vitello, il maiale, il pollo, il coniglio... A differenza di ciò che si potrebbe pensare quindi non è detto che le carni bianche siano più magre rispetto a quelle rosse.
Il consumo di carne è molto cambiato nel corso degli anni: è sempre stato un alimento costoso, indice di benessere fisico quanto economico, ma recentemente c'è stato un decremento del consumo di carne. Si sente spesso infatti attribuire la parola cancro alla carne: su internet si trovano numerose ricerche firmate anche da noti enti che sottolineano come ci sia una relazione tra il consumo di carne rossa e lo sviluppo di alcuni tumori (quello del colon per esempio). Esistono numerosi allarmismi infondati nei confronti del cancro, che possono influire negativamente sulle abitudini di noi consumatori. Questa relazione tra carne e tumori è stata testata su individui che mangiano carne in quantità elevata e con frequenza giornaliera. Voglio farvi un esempio concreto: è scientificamente provato che mangiare carne alla griglia provoca il cancro; a Pasquetta non si andrà più a fare la grigliata? Assolutamente no, continuiamo le nostre tradizioni! Infatti solo se quotidianamente si fa uso di barbeque e carbonella si corre il rischio di contrarre il cancro, mentre se la carne alla griglia viene consumata sporadicamente 2 o 3 volte all'anno la sua influenza sull'organismo è innocua.
La mia opinione personale è che ormai non sappiamo più veramente ciò che mangiamo a meno che non provenga dal nostro orto. Qua a Torino vediamo spesso pascolare le mucche nella prima cintura, in zone vicino all'inceneritore o a strade trafficate, e questo dovrebbe farci riflettere su cosa veramente mangino quegli animali.
Sempre più nutrizionisti e scienziati stanno cercando di sfatare il mito che ci raccontano tutte le nonne secondo cui mangiare la carne fa bene, perché in realtà non mangiamo carne ma antibiotici. Lo stesso discorso si potrebbe fare nei confronti della frutta e verdura e dei pesticidi, cosa che approfondiremo...
Però non si può sicuramente eliminare drasticamente la carne dalla dieta di persone comuni: preferisco di gran lunga il pesce o la pasta alla carne, sia per il gusto che per tutti i motivi sopraelencati, ma quando mia nonna mi fa l'arrosto ne prendo anche due fette! Insomma, vorrei che tutti noi riflettessimo sulle scelte che facciamo, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo: abbiamo veramente bisogno di mangiare la carne tutti i giorni? Non sarebbe meglio variare la dieta, inserendo anche vegetali, legumi, pesce,...? Non nascondiamoci dietro alla comodità e alla pigrizia nel cucinare, cerchiamo di dosare bene il cibo per ottenere una migliore qualità della vita piuttosto!
Come regola generale, valida per tutti gli alimenti quindi, bisogna imparare a riconoscere un prodotto di qualità.
I criteri secondo cui una carne è di qualità sono: colore (rosso vivo per le carni rosse; il colore rosso è dovuto all'ossidazione della mioglibina, quindi se è il colore troppo scuro vuol dire che il pezzo di carne è vecchio. Il colore bianco delle carni bianche non deve tendere al grigio), odore (in generale la carne non deve avere odore troppo forte, eccezion fatta per alcune specie come gli ovini, ma sicuramente non deve puzzare), consistenza, finezza (tagliandola si devono vedere delle piccole striscioline, che non sono altro che le fibre muscolari), succosità.
Bene cookers, spero di aver delineato al meglio i criteri secondo cui scegliere la carne; veniamo ora al valore dei punti.
Per 100 g di prodotto fresco si va dai 2,5 punti per il vitello ai 11 del taglio grasso di maiale.
E a voi piace la carne? Che ne pensate del nesso col cancro? Smetterete di fare grigliate? Prediligete carni bianche o rosse? Comprate carne di qualità facendo caso a tutti gli aspetti sopra elencati?
:*