giovedì 30 ottobre 2014

Risotto Viola

Ciao cookers!

Per la serie ricette espresse, vi presento la mia superveloce ricetta!
Sicuramente piacerebbe molto alla mia cuginetta, non tanto per il gusto quanto per il colore. 
Se non sapete cosa cucinare questa sera, prendete questi semplici ingredienti e accendete i fornelli.

INGREDIENTI (dosi per una persona)
  • 50g di riso Carnaroli
  • 100g di cavolo viola pulito
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • cipolla e sale qb
PREPARAZIONE
Tagliate il cavolo a listarelle e fatelo bollire in acqua salta per 30-40 minuti. 
Mettete a scaldare l'olio in una pentola, e aggiungete la cipolla tagliata anch'essa a listarelle. Quando sarà ben dorata, aggiungete il riso e fatelo tostare per qualche minuto. 
Aggiungete l'acqua di cottura del cavolo e il cavalo stesso con l'aiuto di un mestolo, poca alla volta finchè il riso non avrà raggiunto il livello di cottura che desiderate. Assaggiate prima di servire per vedere se manca del sale, ed eventualmente aggiungetelo.



Ogni porzione di questo risotto vale 4 punti.
Chi non segue la dieta, o chi mangia solo questo per cena, può far appassire in forno 60g di prosciutto crudo tagliato a striscioline (sgrassato se seguite la dieta), e aggiungerlo sul piatto finale per dare un tocco più croccante. Dovrete aggiungere 2,5 punti al totale.

Trovo che questa ricetta sia molto divertente, sia da fare che da mangiare e presentare agli altri; voi che ne pensate?

:*

mercoledì 22 ottobre 2014

La Vaniglia

Ciao cookers!

Anche oggi, in vista del contest attualmente in atto sul blog, vorrei parlarvi di un ingrediente speciale usato principalmente nelle preparazioni dolci: la vaniglia.

Inizierei dirvi che la vaniglia in realtà è un'orchidea originaria del Messico, e sopo i baccelli del fiore che si usano in cucina e sprigionano quel buonissimo profumo che tutti conosciamo. Questa pianta si sviluppa nelle zone tropicali umide, infatti avrete sicuramente sentito parlare della famosissima vaniglia del Madagascar, che neglia anni 2000 a seguito di sconvolgimenti climatici ha subito una forte diminuzione della produzione.


Esistono tre varietà di questa pianta: Vaniglia Tahiti dal costo elevata considerata la sua ricercata produzione, Vaniglia Bourbon dalla qualità eccezionale e anche più comune, Vaniglia Tahitensis considerata la migliore al mondo.

La vaniglia è un antisettico naturale, ma anche un calmante.

La produzione di vaniglia è un processo lungo e faticoso. Dopo nove mesi di maturazione la pianta di vaniglia e i baccelli hanno un gusto amarognolo, molto lontano dall'aroma che siamo abituati gustare.
Il trattamento del baccello prevede quattro fasi di lavorazione:
  1. i baccelli continuano a svolgere le loro funzioni metaboliche anche dopo essere stati colti. Per produrre la vaniglia però è necessario fermare questo processo per aiutare la vanillina a staccarsi dagli zuccheri cui è legata. Per far questo si adotta il processo di killing: si fa cuocere il baccello in acqua alla temperatura di 60-80°C per qualche minuto; questa è la tecnica più diffusa, ma si può anche sottoporre il baccello a essicazione naturale (esposizione al Sole) o in forni;
  2. nella fase successiva è essenziale che non si formino muffe o altri organismi che potrebbero inficiare la formazione dell'aroma, pertanto nella fase di sudoorazione si fa perdere l'umidità al baccello. Questa fase dura almeno una settimana;
  3. la terza fase è l'asciugatura: il baccello non può contenere più di 300g di acqua per kg;
  4. le reazioni chimiche per formare l'aroma continuano, ma il baccello viene lasciato riposare assieme ad altri in casse per alcuni mesi. Questa fase prende il nome di condizionamento.

Per chi vuole cimentarsi nella produzione di estratto di vaniglia, rimando a questo post, ben spiegato e strutturato.

100g di estratto di vaniglia valgono 6 punti.

Spero che il post sia stato interessante e di vostro gradimento!

:*

sabato 18 ottobre 2014

Torta degli Innamorati...a Dieta!

Ciao cookers!
Oggi vi propongo una ricetta speciale.
Chi ha detto che chi segue una dieta debba rinunciare al gusto e soprattutto ai dolci? Di certo non lo potete aver letto sul mio blog!
L’altra sera ho deciso di sperimentare una versione di torta davvero light, quasi completamente senza grassi, per sfatare il mito suddetto. Basta fare sacrifici poco appaganti, basta provare per vie traverse e mischiare meglio i gusti fra loro.
Dedico questa ricetta a tutti gli innamorati che seguono una dieta, meglio ancora se la dieta a punti.
Iniziamo subito!
INGREDIENTI (dosi per 4 persone)
·         200g di farina integrale di grano tenero (12 punti)
·         40g di cioccolato fondente 85% (4.5 punti)
·         3 banane (3 punti)
·         acqua qb
·         olio per teglia (0.5 punti)
PROCEDIMENTO
Mescolate la farina con l’acqua fino a ottenere un composto abbastanza liquido; aggiungete l’acqua poco alla volta in modo da raggiungere la consistenza desiderata senza esagerare con l’acqua.
Spezzettate il cioccolato fino ad ottenerne delle gocce abbastanza piccole, anche con l’aiuto di un coltello, e aggiungetelo al composto.
Versate l’impasto in una antiaderente, leggermente oliata.
Tagliate le banane in modo molto fine e adagiatele sulla superficie del composto. Infornate in forno caldo a 180°C per 30-35 minuti (grazie Greta!).
Questa torta vale 20 punti, cioè 5 punti a porzione.
Spero che la torta vi piaccia, e che abbia successo con il vostro partner!
:*

lunedì 13 ottobre 2014

MTC #42: Dischi di Lasagne Integrali con Crema di Finferli e Curcuma

Ciao cookers!

Finalmente è arrivato il momento di affrontare la sfida mensile all'MTChallenge. Questa volta è la magnifica Sabrina che ci propone la ricetta, e che ricetta: le lasagne al forno. Naturalmente la sfoglia era da stendere a mano, e che fatica. 


L'importante è non perdersi d'animo, non scoraggiarsi, e prendere ogni sfida, come anche nella vita quotidiana, come spunto per migliorarsi. 
Se non avessi avuto questo spirito, non sarei di certo riuscita nel mio tentativo, seppur mediocre, di realizzare questo fantastico piatto della tradizione. Mi sono però permessa di reinterpretarlo a mio modo, quindi chiedo venia a Sabrina e a tutti gli amici emiliani se leggendo la mia ricetta rimarranno sdegnati. 

Questo è un classico...MAPPAZZONE!
Prima di elencarvi gli ingredienti e spiegarvi il procedimento, vorrei raccontarvi com'è nata questa ricetta.
Esattamente una settimana fa, quando il sonno stava avendo la meglio sul dormiveglia, mi si è figurato davanti gli occhi questo piatto. Meglio: come sarebbe dovuto essere questo piatto. Il mio sonno è stato quindi accompagnato da un retrogusto dolce e saporito, che ha portato a dimenticarmi tutti gli ingredienti la mattina dopo. Ho passato i giorni successivi a farmi tornare in mente tutte le componenti di quella soave visione, e fortunatamente ci sono riuscita.

Mi sono attenuta il più possibile alle indicazioni di Sabrina e al regolamento della sfida: la pasta è rigorosamente all'uovo, ed è presente un legante che amalgami tutti i componenti. Ciò che ho voluto variare è la scelta della farina: non mi sono mai cimentata in preparazioni che prevedessero un uso diverso dalla farina bianca, ma questa volta ho voluto provare per sperimentare sapori diversi; ho scelto quindi una farina integrale di grano tenero miscelata a una farina integrale di farro. Anche la scelta dei funghi non è stata casuale: i finferli hanno un particolare sapore boschivo e una consistenza spugnosa, che ben si prestava a essere l'unico ingrediente della mia ricetta, senza contare che il loro colore naturale rafforza la resa della curcuma.


Questa lasagna è quindi l'emblema dell'esperimento, dato che ho provato ad accostare sapori mai provati prima.

INGREDIENTI (dosi per 4 persone)
  • 500g di funghi Finferli (già puliti)
  • 100g di farina integrale di farro
  • 100g di farina integrale di grano tenero
  • 2 uova
  • 500ml di panna di soia
  • 1 cucchiaino colmo di curcuma
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • sale qb
PROCEDIMENTO - PASTA
Con le due farine ho creato una montagnola bucata in punta, in cui ho rotto le uova. Ho iniziato a impastare, impastare, impastare, e impastare, per almeno una ventina di minuti. Ho creato una palla di impasto omogeneo che ho lasciato riposare per 30 minuti, durante i quali ho pulito e tagliato i funghi.



Ho diviso la mia pallina in due, ho impugnato il mattarello e mi sono messa con olio di gomito a stendere la pasta. Naturalmente non è obbligatorio dividere l'impasto, io l'ho fatto perché non sono allenata e non riuscivo a stenderla bene tutta intera.
Una volta raggiunto lo spessore di quasi 0,3 cm, ho iniziato a formare i miei dischetti con un bicchiere. 



Ho realizzato 24 dischetti, per poi comporre otto torrette con due strati interni; con la pasta avanzata e ristesa ho fatto dei maltagliati (buonissimi con il sugo di pomodoro fresco).
Ho messo l'acqua a bollire, e ho cotto i dischetti a due a due finchè non risalivano in superficie. Li ho poi lasciati scolare, dopo averli raffreddati con un getto di acqua fredda, mentre ultimavo la preparazione dei funghi.

PROCEDIMENTO - FUNGHI
Dopo aver lavato bene i funghi e privati delle parte inferiore del gambo, li ho tagliati a pezzettoni. In una padella antiaderente ho fatto scaldare l'olio. Ho fatto saltare i funghi per qualche minuto, fin quando non hanno iniziato a perdere la loro acqua; ho alzato la fiamma finchè non è tutta evaporata, in modo che si privassero del gusto troppo amaro e rimanesse il gusto caratteristico. Evaporata l'acqua ho salato i funghi, aggiunto la panna, e la curcuma. Ho girato bene per qualche minuto in modo tale che la curcuma si cuocesse e si amalgamasse in tutta la padella, rilasciando il suo colore in modo omogeneo.

PROCEDIMENTO - LASAGNA
Ho versato un po' di sughetto dei funghi sul fondo della pirofila. Ho adagiato il primo strato di dischetti per poi ricoprirli della crema di funghi senza esagerare (circa un cucchiaio colmo). Ho ripetuto il procedimento fino all'esaurimento dei dischetti, per poi completare rovesciando la cremo di funghi avanzata su tutte le lasagne.
Ho infornato per 25 minuti in forno già caldo a 180°C.



Per chi segue la dieta: queste dosi di ingredienti valgono 20 punti. Quindi se utilizzate completamente queste dosi, potrete realizzare 4 porzioni da 5 punti ciascuna. Se invece volete utilizzare i due composti in modo parziale, o separato, sappiate che la pasta vale 14 punti, mentre la crema di funghi 6 punti, sempre riferito alle dosi che vi ho suggerito. Vi ricordo che per sapere i punti della porzione, basta pesare ciò che mangiate e impostare la proporzione con i punti e le quantità già noti.

Spero di non aver commesso nessuna gaffe, e che la ricetta piaccia anche ai più scettici.
Buon MTC a tutti!  

:*



Voglio dedicare la mia ricetta a tutti gli amici genovesi che stanno affrontando questo momento difficile: coraggio!

giovedì 9 ottobre 2014

Coscette di Galletto e Riso Basmati

Ciao cookers!

Oggi vi lascio una ricetta velocissima, facile da preparare e molto soddisfacente dal punto di vista del sapore.

L'ingrediente principale è il galletto, a mio avviso molto più gustoso del pollo. Potete preparare questo piatto in occasione di buffet, infatti è squisito e sfizioso come finger food, oppure (in porzioni più abbondanti) come secondo.

 INGREDIENTI (dosi per una persona)
  • 6 coscette di galletto con la pelle
  • 30g di riso basmati
  • ciuffetti di rismarino
  • sale qb
PROCEDIMENTO

Per chi segue la dieta: dato che lasciamo la pelle al galletto, non avrete bisogno di aggiungere olio. Deciderete voi se togliere o meno la pelle quando mangiate; i punti che seguono la ricetta sono contati considerando di mangiare la pelle. 
Per chi non segue la dieta: potete massaggiare le coscette con un po' di olio evo prima di infornarle.

Disponete le coscette in una pirofila, adagiando un ciuffetto di rosmarino su ognuna. Cospargete il sale, e infornate per una ventina di minuti a 180°C. 
Vi ricordo che è essenziale che i volatili siano cotti al momento del consumo, quindi prima di servire assicuratevi che la carne sia ben cotta (se non vi fidate della doratura della pelle, controllate con la punta di un coltello incidendo la carne).
Mentre le coscette sono in forno, preparate il riso: mettete in un pentola 60g di acqua e aggiungete il riso. Fate bollire con il coperchio finchè l'acqua non è totalmente evaporata; non stiamo preparando sushi, quindi anche se togliete il coperchio per pochi secondi per sbirciare a che punto è la cottura va bene lo stesso. 
Dato che il riso fungerà da companatico, a me non piace salarlo ma naturalmente nessuno ve lo vieta. 
Arrichite il riso con le spezie che vi sono più gradite se ne sentite la necessità.





Ogni piatto così preprato vale 6 punti.

Per calcolare i punti precisi del galletto, dovrete pesare la carne di galletto cotta e disossata, in particolare: 60g di carne con la pelle valgono 4 punti, senza pelle sono 3 punti, 30g di riso invece (pesato a crudo, quindi poi il peso una volta cotto aumenterà) valgono 1 punto.

Spero che la ricetta sia di vostro gradimento, fatemi sapere cosa ne pensate!

:*


venerdì 3 ottobre 2014

La Farina

Ciao cookers!

Come vi dicevo nel post del contest, mi impegnerò a darvi qualche notizia in più sugli ingredienti che più spesso usiamo nelle nostre cucine. Oggi è il turno della farina, alimento che non manca mai nella nostra dispensa. Esistono vari tipi di farina, quindi cercherò di chierirvi il più possibile le caratteristiche e i benefici di ognuna. Armatevi di pazienza, e leggete oltre.

Bisogna precisare che con il termine farina si intende tutto ciò che è macinato, ma in questo post ci riferiremo alla farine prodotte dai cereali.

Le farine prodotte dalla macinazione di cereali possono essere integrali o raffinate
Il processo di raffinazione del grano, per esempio, prevede l'asporto del germe e dell'involucro del chicco, rimuovendo però così anche una buona parte di nutrienti e fibre importanti per una dieta sana.
I vantaggi quindi del consumo di prodotti integrali è il maggiore apporto di fibra, indispensabile per facilitare la digestione e per diminuire l'assorbimento del colesterolo, e di vitamine E e B. Inoltre va segnalato che alcuni cibi integrali hanno un indice glicemico inferiore rispetto ai rispetivi prodotti raffinati.
Non è tutto oro ciò che luccica: ricordiamo che la parte esterna del chicco è quella più esposta agli agenti chimici utilizzati durante la coltivazione, quindi bisogna lavare bene il prodotto prima di consumarlo, o acquistarne uno bio.

Esistono diverse sottocategorie per ogni cereale sottoelencato, ma per evitare di farvela troppo lunga vi elencherò le propietà e le differenze principali seguite dai punti.
  • farina di Grano Tenero : i numerini che leggiamo sulla confezione (0,00,1,2) si riferiscono alla percentuale di raffinazione del prodotto. Come dicevo sopra, più la farina è raffinata (in ordine: 00,0,1,2) più le parti nobili del chicco sono allontanate, ma aumentano le prastazioni tecnologiche ovvero la qualità di lavorazione. 100g valgono 7,5 punti
  • farina di Grano Duro : si ottinene dalla macinazione di grano duro, separando la crusca dalla semola. Ha poche proteine. 100g valgono 7,5 punti
  • farina di Farro :  ne esistono tre varietà, monococcum, spelta e dicoccum. I primi due sono più indicati per realizzare pane e focacce, mentre il dicoccum è utilizzato per realizzare la pasta. La farina di farro è di facile cottura, inoltre contiene molte vitamine del gruppo B e proteine. 100g valgono 7 punti
  • Farina di Orzo : dal valore nutrizionale molto interessante, la farina d'orzo viene generalmente miscelata con altri tipi di farina, specialmente quelli ricchi di glutine. L'orzo stimola le pareti intestinali grazie alla sua percentuale molto alta di fibre, ed è ricco di proteine e vitamine A e B. 100g valgono 6,5 punti
  • farina di Mais : di questa categoria fanno parte le farine per la polenta, per la pasta, e per la pasticceria. Scarsa di proteine e vitamine, adatta a un'alimentazione gluten free. 100g valgono 7 punti
  • farina di Kamut ® : questa qualità di grano produce una farina maggiormente digeribile, più ricca di sali minerali, ma comunque non adatta ai celiaci. 100g valgono 7 punti
  • farina di Riso : particolarmente adatta per un'alimentazione gluten free, ha un apporto nullo di vitamine ma un'elevata percentuale di potassio. 100g valgono 7,5 punti
  • farina di Avena : ha il più alto profilo nutritivo fra le farine, e si ottiene dalla macinazione dei fiocchi cotti a vapore. Ha un alto contenuto di amido, protrine e fibre, ma anche vitamine e sali minerali. 100g valgono 6 punti
  • farina di Miglio : anch'essa adatta per i celiaci dato che non cantiene glutine. Non ha particolari caratteristiche nutrizionali, dato che ha lo stesso apporto di proteine e fibre di una farina di grano raffinata, nonostante la farina di miglio sia integrale. 100g valgono 7,5 punti
  • farina di Grano Saraceno : ricca di sali minerali, fibre e vitamine. Indicata in una dietta gluten free, si fa notare che il grano saraceno non è propriamente un cereale, valgono le stesse considerazioni affrontate per la quinoa. 100g valgono 7,5 punti;
  • farina di Segale : ricca di vitamina E e sali minerali, si può considerare una farina integrale. 100g valgono 6,5 punti.

Come vedete, il valore dei punti si aggira pressocchè a una media di 7 punti: ricrdiamo infatti che si sta parlando di cereali, quindi nonostante abbiano proprietà diverse, è giusto che non abbiano valori nutrizionali troppo discordanti dato che fanno tutti parte della stessa famiglia. Il valore dei punti inoltre non cambia se si fa riferimento ai prodotti integrali (per quelle farine che non lo sono già di per sè).

Spero di non avervi annoiato troppo, ma di aver fatto un po' di chiarezza!

:*