sabato 22 marzo 2014

La famiglia Salmonidae

Ciao cookers!
Oggi voglio parlavi di un pesce speciale: il SALMONE. 
In realtà con il termine salmone si intendono tutti i pesci appartenenti alla famiglia dei Salmonidae, che racchiude al suo interno 11 generi e 66 specie. Ricordo in particolare tre categorie: nell'Oceano Pacifico troviamo salmoni di  cinque specie del genere Oncorhynchus, nell'Oceano Altlantico è prenominante la specie del Salmo salar, e le altre specie sono comunemente chiamati trote.

Putroppo devo segnalarvi una nota dolente: Greenpeace annovera le specie di salmone fra quelle a rischio estinzione a causa della pesca intensiva e i metodi di allevamento dannosi. Uno dei metodi di pesca che si sta sviluppando rapidamente in questi ultimi anni è l'acquacoltura (produzione di organismi acquatici in regioni circoscritte e controllate dall'uomo). Una cosa che mi ha molto colpita facendo alcune ricerche per scrivere il post è scoprire che gli allevamenti scozzesi di salmone producono lo stesso materiale fecale degli abitanti di Edimburgo! Questo dato deve però farci riflettere sul fatto che in ambiente marino le deiezioni portano al proliferare di alghe che possono essere nocive per i pesci. La risposta dei coltivatori di pesci all'ecosistema così compromesso è semlicemente di spostarlo altrove, creando ovviamente lo stesso danno. Mi chiedo: cosa succederà quando lo spazio a loro disposizione finirà? Oltretutto, il salmone è un pece carnivoro e vorace, e per produrne un chilo ci vogliono dai 2,5 ai 5 kg di aringhe e sardine per sfamarlo; non si può dire che il salmone sia un pesce sostenibile.
Mi sembra doveroso raccontarvi questa metodologia di allevamento sì per sensibilizzarvi al tema del rispetto dell'ambiente, ma anche per mettervi in guardia sul fatto che qualsiasi carne prodotta da allevamento è sottoposta ad antibiotici e ormoni, nocivi per il consumatore.

Dopo questo excursus sul metodo di allevamento del salmone, veniamo alle sue proprietà.
Il salmone è un pesce ricco di omega3 che, come abbiamo già visto, contribuiscono ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue e a regolare il sistema cardiovascolare, e sembrerebbe che svolgano anche un ruolo antidepressivo e anti invecchiamento. Il salmone è anche ricco di vitamina D, che favorisce l'assunzione di calcio, e previene  e combatte l'osteoporosi.

Tocca al calcolo dei punti! Grazie a tutte le proprietà del salmone e in virtù del fatto che è ricco di omega3, 60g di salmone valgono 3,5 punti.

Cari cookers, vi confesso che mi sono meravigliata mentre facevo la ricerca per questo post: non credevo che il 90% del salmone presente nei supermercati fosse di allevamento, e che anche quando leggiamo proveniente dall'Alaska dobbiamo rassegnarci al fatto che il loro vero salmone si sia estinto, e pure loro sono costretti all'allevamento; non pensavo neanche che le tecniche di acquacoltura fossero così brutali e nocive per l'ambiente. Con l'amaro in bocca quindi vi chiedo: non sarebbe forse meglio rinunciare all'acquisto di questo prodotto (ormai demodè tra l'altro), e arricchire la nostra dieta con altro pesce azzurro più sostenibile? Fatemi sapere cosa ne pensate!

:* 

P.S.: Vorrei lasciarvi una guida ai consumi ittici direttamente tratta dal sito di Greenpaece. All'interno della guida trovate una ventina di pagine che non vogliono essere un monito a non consumare più pesce, bensì sono informazioni su come sfruttare al meglio le nostre risorse. Credo che l'INFORMAZIONE e la LIBERTA' DI SCELTA siano dei principi che dovrebbero stare alla base di ogni società: non hanno senso di essere l'uno senza l'altro, ma purtroppo spesso ci si accontenta di uno dei due. Ricordatevi però che questi sono nostri diritti: chiedere al pescivendolo da dove vengono i suoi prodotti non è sintomo di maleducazione o non fiducia, ma di buon senso.

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